Così canticchiava una bambina di sette anni. In queste poche righe credo sia racchiusa una semplicemente profonda definizione dell'origine della musa ispiratrice di ogni potenziale creatività umana nei suoi diversi innumerevoli aspetti.

Il 01-01-2011 la fantasia è stata battezzata "La quindicesima Musa", data che mi piace pensare racchiuda questa profezia.

Questo blog nasce per un bisogno vitale di dare più spazio a quel mondo parallelo che ci accompagna nel quotidiano, che intrattiene i bambini nella loro crescita, nelle loro paure, nei loro sogni e che i più recidivi conservano anche successivamente per non soccombere totalmente alla razionalità, alla concretezza e alla frenesia del vivere di ogni giorno.



BAMBINI, POETI NAIF...

domenica 15 aprile 2012

3,2,1...decollo!

Nel 5011 d.C. si fecero molte scoperte, per esempio l'automobile a gas, al posto degli umani, lavoravano i robot  e gli uomini facevano delle invenzioni, il fazzoletto di carta che non si consumava mai ed era sempre pulito ed altre cose.
Quattro ragazzini però non erano contenti di questo mondo ed ed erano sempre infelici.
I quattro ragazzini si chiamavano Riccardo, che era il più grande, Marco e Laura, che erano i medi e, Giulia che era la più piccola. Un giorno, mentre giocavano con la palla elettronica, sentirono un rumore strano.
Era...un veicolo spaziale!
I ragazzini entrarono dentro al veicolo, là c'era la strumentazione di bordo per l'orientamento e il calcolo elettronico della rotta, regolatori di pressione, uno schermo, pulsanti, leve, apparecchiature elettroniche miniaturizzate e contatori.
Stavano per uscire quando...il veicolo spaziale stava decollando!
Si procurarono una mappa spaziale mentre stavano volando per chissà quale pianeta finchè...Boom!
Sentirono un rumore e si accorsero di essere su uno strano pianeta.
Venne ad accorglierli un strano esserino con la pelle squamosa, vilacea, verdastra e trasparente, occhi vitrei, gialli e luminescenti, con voce sibilante e metallica, era... un ALIENO! 
Erano molto spaventati, ma l'alieno disse: - Sono buono, non abbiate paura di me, guardate forestieri, tutto questo pianeta e simbolo di pace!
Marco rispose: - Ma scusi signor alieno, su che pianeta siamo?
- Siamo su Relone!  Rispose l'alieno
- Relone!?  Esclamaro i ragazzi.
- Si cari, Relone, comunque siete atterrati proprio sul parcheggio, là invece c'è il terrazzo con vista di Saturno, lì invece c'è il soggiorno con vista di Giove e laggiù invece ci sono la cucina, la sala relax con vista della luna e la sala di bellezza con vista di Venere, ora accomodatevi!
- Scusi - disse Riccardo
- Ma chi è il padrone di Relone?
- Ovvio - rispose l'alieno
- Relone, infatti il nostro pianeta prende il nome da lui!
Quella notte però la banda degli alieni rapì Riccardo e l'indomani Marco,Giulia e Laura erano da soli e inesperti, (perchè era Riccardo quello che sapeva molto sui pianeti) e loro incoscienti, chiesero aiuto agli alieni che non li aiutarono, così quella notte decisero di non dormire più nel soggiorno, ma nel veicolo spaziale dove poterono dormire tranquilli e l'indomani aggiustarono il veicolo e se ne andarono lasciando Riccardo da solo per tutta la vita.

(Ardnassela 10 anni) 
 

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