Così canticchiava una bambina di sette anni. In queste poche righe credo sia racchiusa una semplicemente profonda definizione dell'origine della musa ispiratrice di ogni potenziale creatività umana nei suoi diversi innumerevoli aspetti.

Il 01-01-2011 la fantasia è stata battezzata "La quindicesima Musa", data che mi piace pensare racchiuda questa profezia.

Questo blog nasce per un bisogno vitale di dare più spazio a quel mondo parallelo che ci accompagna nel quotidiano, che intrattiene i bambini nella loro crescita, nelle loro paure, nei loro sogni e che i più recidivi conservano anche successivamente per non soccombere totalmente alla razionalità, alla concretezza e alla frenesia del vivere di ogni giorno.



BAMBINI, POETI NAIF...

domenica 15 aprile 2012

PACE

La pace è una filosofia,
viviamo tutti in armonia,

tra fantasia 
e sinfonia
siamo pieni di energia
e senza malinconia,
  
siamo contenti di essere nella pace,
sono felice e vivace.


(Alunni di 5^ classe 2000)

Pace

 
C'era una volta pace
adesso c'e solo guerra,
prima ero vivace
adesso sono a terra.



(Kelly 11 anni)

Calda stella

Brilla, brilla
questa stella lassù nel cielo azzurro,
riscalda, sorride e poi ride.
Fa l'occhiolino
ad un bambino,
abbronza le mamme
canta le ninna nanne,
poi fa un riposino
fino al mattino.

                                                      (Ardnassela  10 anni)

I MIEI RITARDI oh yeah!

Sono le sette 
e la sveglia che non smette,
scendi dal letto
o ti  arriva un bel calcetto,
inizia il mio tormento
non è un divertimento,
la colazione è servita
mi lecco le dita,
sono le otto 
rosicchio un bel biscotto,
otto e venti  suona la campana 
è la scuola che mi chiama,
otto e ventitre
forza dai vieni con me
otto e ventiquattro
scappo come un matto,
my day,  my day
otto e ventisei
otto e trenta
la campana si lamenta,
otto e trentuno
non mi aspetta più nessuno,
no no no no no no 
otto e quaranta
la maestra me le canta
oh yeah, oh yeah... 


(Ardnassela 10 anni)

DONNA


DOLCE,
ORGOGLIOSA, 
NON E' MAI RISPETTATA,
NIENTE LA PUO' FERMARE
ANCORA PERO' DEVE LOTTARE.

(Ardnassela 10 anni)  
 

SABBIA


SPLENDE,
ANCORA 
BACIATA DAL SOLE,
BAGNATA DAL MARE,
INONDA DI CALORE CORPI 
ABBRONZATI   

(Ardnassela 9 anni)

3,2,1...decollo!

Nel 5011 d.C. si fecero molte scoperte, per esempio l'automobile a gas, al posto degli umani, lavoravano i robot  e gli uomini facevano delle invenzioni, il fazzoletto di carta che non si consumava mai ed era sempre pulito ed altre cose.
Quattro ragazzini però non erano contenti di questo mondo ed ed erano sempre infelici.
I quattro ragazzini si chiamavano Riccardo, che era il più grande, Marco e Laura, che erano i medi e, Giulia che era la più piccola. Un giorno, mentre giocavano con la palla elettronica, sentirono un rumore strano.
Era...un veicolo spaziale!
I ragazzini entrarono dentro al veicolo, là c'era la strumentazione di bordo per l'orientamento e il calcolo elettronico della rotta, regolatori di pressione, uno schermo, pulsanti, leve, apparecchiature elettroniche miniaturizzate e contatori.
Stavano per uscire quando...il veicolo spaziale stava decollando!
Si procurarono una mappa spaziale mentre stavano volando per chissà quale pianeta finchè...Boom!
Sentirono un rumore e si accorsero di essere su uno strano pianeta.
Venne ad accorglierli un strano esserino con la pelle squamosa, vilacea, verdastra e trasparente, occhi vitrei, gialli e luminescenti, con voce sibilante e metallica, era... un ALIENO! 
Erano molto spaventati, ma l'alieno disse: - Sono buono, non abbiate paura di me, guardate forestieri, tutto questo pianeta e simbolo di pace!
Marco rispose: - Ma scusi signor alieno, su che pianeta siamo?
- Siamo su Relone!  Rispose l'alieno
- Relone!?  Esclamaro i ragazzi.
- Si cari, Relone, comunque siete atterrati proprio sul parcheggio, là invece c'è il terrazzo con vista di Saturno, lì invece c'è il soggiorno con vista di Giove e laggiù invece ci sono la cucina, la sala relax con vista della luna e la sala di bellezza con vista di Venere, ora accomodatevi!
- Scusi - disse Riccardo
- Ma chi è il padrone di Relone?
- Ovvio - rispose l'alieno
- Relone, infatti il nostro pianeta prende il nome da lui!
Quella notte però la banda degli alieni rapì Riccardo e l'indomani Marco,Giulia e Laura erano da soli e inesperti, (perchè era Riccardo quello che sapeva molto sui pianeti) e loro incoscienti, chiesero aiuto agli alieni che non li aiutarono, così quella notte decisero di non dormire più nel soggiorno, ma nel veicolo spaziale dove poterono dormire tranquilli e l'indomani aggiustarono il veicolo e se ne andarono lasciando Riccardo da solo per tutta la vita.

(Ardnassela 10 anni) 
 

HAIKU a go go

Neve gelida
che sui tetti scende e
cade leggera


Vento che fischi
e agiti il mare
spingi le barche!


L'erba verde
il vento l'accarezza
il sole la scalda


L'acqua riempe
i profondi abissi
pieni di vita


Il cielo nero
pieno di nuvoloni
il sole piange


La bianca neve
lentamente arriva
sugli alberi


Albero verde
con i suoi lunghi rami
cerca il sole 


Nebbia gelida
oscura e malvagia
nulla si vede

( alunni di 3° classe 2000) 

sabato 14 aprile 2012

LIMERICK A GO GO!

C'era un vecchio di Parigi 
che elemosinava a Palazzo Chigi,
così un giorno decise di comprare
aria fritta da cucinare,
quel miserando vecchio di Parigi


C'era un signore di Siracusa
che suonava la cornamusa,
un giorno un topo volle adottare
e non riuscì più a camminare 
quello sciocco signore di Siracusa


C'era un vecchio di Pinerolo
che stava sempre su di un molo,
un giorno una barca vide arrivare
e, poveraccio, cadde in mare
quello sfortunato vecchio di Pinerolo


C'era una piccola bambina
che viveva a nord della Cina,
un giorno prese un fagiolo
e disse: - vado a venderlo al polo
quella sciocca piccola bambina


C'era un uomo un po' ciccione
affezionato al suo pantalone,
un giorno decise di contare le pere
e si accorse che erano nere
quello stupido uomo ciccione


C'era una fanciulla americana
che credeva alla befana,
un giorno trovò un canarino
e disse: - glielo do al vicino
quella strana fanciulla americana


C'era una signorina torinese
che andava sempre a fare spese,
e siccome aveva le mani bucate
mangiava sempre tante patate
quella strabiliante signorina torinese


(Ardnassela 11 anni)

IN UNA NOTTE SENZA LUNA

La luna brilla 
nel cielo notturno,
ma se non c'è
la bella dov'è?
In una notte senza luna
non c'è più una stella, nessuna.
Chissà dove sarà
forse nell'aldilà?
Ma ci guarderà?
Troppe domande ci facciamo,
ma pensiamo,
se si sta solo facendo un pisolino
fino al mattino?
Non c'è più luce,
ma lei è audace,
se litiga fa pace.
Forse è in gita 
e si è divertita
a giocare a nascondino con un bambino.

(Ardnassela 10 anni)

Il quadro di Ran Click

L'ispettore Dick riusciva sempre a risolvere casi con molto successo così il sindaco di Firenze diede una festa in suo onore: "La festa si terrà sabato sera, al confine della notte e del giorno, non è all'alba nè al tramonto infatti è di  pomeriggio". Questo diceva il giornale per l'annuncio della festa.
Il sabato pomeriggio tutta Firenze era alla festa. In suo onore gli avevano preparato una mostra di quadri poichè lui era un appasionato d'arte.
Ragazzi, non possiamo dimenticarci del pezzo più importante! L'investigatore, nonchè ispettore di polizia, era sempre accompagnato dal suo cane poliziotto.
Vi chiederete di che razza era beh, era... un bassotto, si proprio così, un bassotto poliziotto.
Il nostro piccolo amico si chiamava Jack. "Jack & Dick, la coppia che scoppia" - così li chiamavano in città.
Comunque, tornando a noi, quella mostra non ebbe molto successo: Dick si annoiava perchè c'erano quadri semplici, brutti e sconosciuti, Jack aveva fatto la pipì su un quadro e Dick dovette pagare € 1.659,00 cioè i soldi che aveva vinto prima in una gara e tutto sembrava andare di male in peggio.
Ad un certo punto vide un quadro molto raro di Ran Click di nome "Il girasole". Dick chiese dove lo avevano trovato, ma ad un tratto... si spensero le luci e ...il quadro era sparito! 
- Finalmente un po' di divertimento - disse Dick. 
Dick  infatti era un investigatore attivo, vivace, responsabile, deciso, determinato, coraggioso e riflessivo e Jack un cagnolino inoffensivo, disobbediente e ostinato. Per quello li chiamavano "La coppia che scoppia" oppure "Il duo idea" o per fino "Il caso è già risolto e assicurato come il divertimento a perdifiato".
Jack iniziò a sniffare il terreno e a cercare indizi. Ad un tratto l'investigatore Dick ebbe un presentimento e corse in sala da ballo.
- Stop, stop - urlò.
Spiegò alla gente quello che era successo e ordinò che nessuno lasciasse la stanza, finchè... un urlo che proveniva dalla sala buffet non travolse la stanza. Tutti corsero a vedere e trovarono il cadavere di una donna a terra era...la direttrice del museo d'arte! Accanto a lei c'era un biglietto strappato in quattro parti con su scritto: 
Dammi il qua                                              dro di Ran Click

o passerai dei guai seri                                cioè morirai.

Questa era una prova, anzi un indizio perchè era stato mandato per posta e dietro infatti c'era scritto:
Poste italiane Milano.
Quindi ora sapevano che il ladro del quadro arrivava da Milano.
Il nostro Dick, però non era persuaso perchè poteva essere anche uno che abitava in un posto vicino a Milano così disse di controllare tutti i milanesi che c'erano alla festa.
Dopo ore gli dissero che i milanesi che c'erano erano tremilaseicentonovantanove, e poi aggiunsero: "- Pesce d'aprile" - però Dick non ci cascò, perchè se gli invitati erano solo centocinquanta non potevano essere tremilaseicentonovantanove. Così scoprì che i milanesi erano... zero! Poi si illuminò, se era un ladro non era stato invitato. Intanto dalla scientifica esaminarono il cadavere e scoprirono che era stata uccisa con un pugnale e sui vestiti c'erano impronte maschili che sembravano essere di un certo Jarry Donty, così l'investigatore Dick e il suo cane Jack chiesero  tutte le carte di identità degli uomini presenti, ma nessuno si chiamava così. Lasciarono andare tutti e convocarono in commissariato i parenti della vittima che disssero che la signorina Jessica Maya non aveva nemici e quindi non avevano la benchè minima idea di chi la potesse avere uccisa. Dopo pochi istanti vennero dei poliziotti  che avevano scoperto il cadavere di Jarry Donty, così convocò anche i suoi parenti che non si stupirono anzi dissero che il povero Jarry era morto la scorsa settimana di morte naturale! Intanto telefonarono quelli della scintifica che ritrovarono delle impronte femminili sul corpo del defunto ed erano impronte di Julie Rory detta "semplicemente" J.Rorypmndam.
Jack il nostro piccolo cagnolino "dal grilletto facile" riuscì col fiuto a rintracciarla e lei confessò dicendo di aver usato il cadavere come marionetta per rubare il quadro, ma non volle dire dove lo aveva nascosto. Però visto che Jack è il numero uno in "fiutologia"  sentì odore del quadro in cucina. Infatti il quadro era proprio in cucina nella dispensa!  Missione compiuta! Arrivederci da Jack & Dick!
                                                      
                                                                             
 

(Ardnassela 10 anni)

             

UN AMICO VERO

Un amico vero
è sempre sincero,
se hai bisogno di aiuto
il tuo problema è  risolto in un minuto,
è generoso e laborioso.
Un amico vero,
non ti dice le bugie
nè sue nè mie,
non fa lo smorfioso
o il vanitoso,
non pensa solo per sè,
ma anche per te.
Un amico vero è vivace
quando litiga fa pace,
è sorridente
con tutta la gente,
se poi non sa che fare
sull'amico vero puoi contare.

(Ardnassela 10 anni)

VARICELLA

Veramente noiosa
Anche  birichina
Ripete la bambina,
In ogni punto appari
Con bolle rosse 
E prurito,
La  bambina non si può grattare
Lamenta la poverina
Ancora per poco poverina .
   
(Ardnassela  7 anni )